L'Anthurium è una pianta originaria delle regioni tropicali dove il clima è perennemente umido e molto caldo. Per il suo benessere in casa bisogna cercare di ricreare questo tipo di habitat, soprattutto durante l'inverno quando l'impianto di riscaldamento è attivo e l'aria può diventare molto asciutta anche per le persone. In questo caso si può aumentare l'umidità ambientale vaporizzando frequentemente la chioma dell'Anthurium con acqua demineralizzata, operazione da evitare durante la fioritura. In estate va annaffiato abbondantemente, ma senza esagerazioni, l'importante è che la terra nel vaso non resti mai asciutta. Un buon trucco è quello di collocare nel sottovaso dell'argilla espansa oppure del ghiaino, in questo modo le radici non saranno mai a diretto contatto con l'acqua ma questa sarà sempre a disposizione della pianta, anche semplicemente come vapore acqueo
Per le annaffiature è ideale utilizzare l'acqua piovana, mentre spolverare le foglie con uno straccio umido consentirà loro di respirare meglio.
Mantenere l'Anthurium tra i 16 e i 18°C e assicurarle la giusta dose di umidità è una delle poche cure che questa pianta richiede. E' sensibile al freddo e, in particolare alle correnti d'aria: in estate quindi ben venga la vita all'aperto ma, in autunno, quando gli sbalzi di temperatura cominciano ad essere bruschi, è bene ripararlo. La temperatura, da ottobre fino a primavera inoltrata, non deve disturbare il riposo vegetativo, attestandosi intorno ai 13°C: si evitano così successive fioriture rade e stentate. Ogni due anni e mezzo o tre L'Anthurium potrebbe richiedere un vaso più grande, almeno quando le radici fuoriescono dai fori sottostanti al vaso. In questo caso è bene procedere al travaso, preferibilmente a fine inverno, e si può utilizzare lo stesso terriccio delle orchidee, morbido e poroso e con ph ideale. I fiori potrebbero necessitare di un tutore, poiché il peso tende a ripiegare lo stelo. E' una pianta erbacea, quindi non si pota, ma è meglio eliminare le foglie secche e ingiallite.